Vorrei fare qualche considerazione "a briglia sciolta" in merito.
Assumendo che la legge elettorale in una repubblica democratica costituzionale abbia come scopi:
- rappresentatività ("la sovranità spetta al popolo")
- governabilità ("il Governo deve ottenere la fiducia delle due Camere"),
si potrebbe ipotizzare un sistema a doppio turno di questo tipo:
PRIMO TURNO
- un sistema proporzionale puro, senza soglia di sbarramento o con una soglia minima (es. 1% sugli aventi diritto)
- indicazione di una sola preferenza fra almeno 5 candidati per ciascuna lista (l'elettore deve poter scegliere non solo il partito ma anche la persona, all'interno del partito, che lo rappresenta meglio), con divieto di presentazione dello stesso candidato in più di 2 circoscrizioni (per evitare le scelte a posteriori fatte dai partiti invece che dagli elettori)
- determinazione delle percentuali di ciascuna lista in proporzione
- graduatoria delle preferenze all'interno di ciascuna lista
SECONDO TURNO
- presentazione delle coalizioni (che possono essere costituite anche dopo il primo turno) con indicazione del candidato presidente del consiglio
- attribuzione di un premio di maggioranza (fino al raggiungimento ad esempio del 55% dei seggi) alla coalizione che raccoglie il maggior numero di voti, distribuendo i seggi all'interno della coalizione nelle proporzioni determinate dal primo turno.
Es. indicativo alla Camera dei deputati
PRIMO TURNO
- 75% schede valide
percentuale sulle schede valide con raggiungimento della soglia dell'1%
- 25% PD
- 25% M5S
- 22% PDL
- 08%LCM
- 04% Lega
- 03% SEL
- 02% RC
- 01% UDC
-------------------
- 90% Totale
SECONDO TURNO
percentuali sulle schede valide (fingendo che non ci siano sostanziali spostamenti rispetto al primo turno)
maggioranza da attribuire alla coalizione vincente = 630 * 55% = 347
attribuzione dei seggi alla coalizione vincente:
- PD 347 / 30% * 25% = 289
- SEL 347 / 30% * 3% = 34
- RC 347 / 30% * 2% = 23
eventuali seggi non attribuiti (resti) vengono assegnati al primo partito.
I seggi restanti (630 - 347 = 283) vengono ripartiti proporzionalmente fra gli altri partiti sulla base delle percentuali ottenute nel primo turno.
Sicuramente servono degli aggiustamenti, ma giusto un'idea di massima.
Zappaterra cleto - 12 years ago
Penso che il doppio turno alla francese si buono . Ma le alleanze si devono fare prima ,e senza quei partitini nati per prendere soldi e poltrone . Magari le elezioni in un giorno solo tanta chi vuol votare seriamente il tempo lo trova .
sand48 - 12 years ago
Premesso che l'unica legge elettorale costituzionalmente valida è il proporzionale secco , tuttavia , per ridurre la parcellizzazione e garantire una certa governabilità sarei per il sistema alla tedesca ( proporzionale con sbarramento al 5 % ) o , in subordine , per il doppio turno alla francese con le primarie obbligatorie in cui poter scegliere candidati legati al territorio e non calati dall'alto . Qualsiasi altro pastrocchio , teso a garantire vantaggi tattici immediati , deve essere vigorosamente rigettato .
E' inutile che ora Berlusconi strepiti perchè il prossimo Presidente della Repubblica potrebbere essere una personalità di centrosinistra : chi ha regalato al PD - col Porcellum - decine e decine di deputati grandi elettori ? Chi è causa del suo mal pianga se stesso .
Vincenzo Serrao - 12 years ago
le primarie (obbligatorie per legge) per scegliere i candidati e poi il voto alla francese.
Manila Testi - 12 years ago
Penso che il doppio turno alla Francese sia il sistema migliore, permette che le eventuali alleanze si decidano PRIMA di arrivare in parlamento dato che le maggiori forze politiche si equivalgono almeno gli accordi li farebbero alla luce del sole e il cittadino puo' valutare meglio.
Francesco Siano - 12 years ago
A partire dal 1993 la riforma della legge elettorale per l'elezione del sindaco (sistema a doppio turno simile a quello Francese) ha garantito una sostanziale stabilità sia con governi progressisti che conservatori. Se un candidato ed una coalizione ottengono il 50% + 1 dei voti hanno diritto alla maggioranza dei seggi, altrimenti si va al doppio turno e si sfidano le prime due coalizioni: sinceramente stento a capire perché un sistema del genere non è stato introdotto x le elezioni politiche...
Alessandro Nobili - 12 years ago
La legge elettorale è "Tecnica Istituzionale" di cui ci sono AUTOREVOLI ESPERTI CHE POTREBBERO DARE INDICAZIONI.
Al contrario il modello elettorale dovrebbe :
a) incandidabilità (coloro che non possono essere eletti) tra cui chi condannato in I° grado
b) scelta da parte dei cittadini dei propri eletti (preferenze)
c) il candidato si può presentare SOLO NELLA CIRCORSCREZIONE DOVE RISIEDE DA ALMENO UN ANNO
d) limite per le elezioni (come per i Sindaci) solo due mandati (tra Camera e Senato)
e) limite di età per l'elezione
Fare Politica non deve essere un lavoro ma un impegno civile di ogni cittadino!
Stefano Gaviglia - 12 years ago
C'è un altro punto importantissimo che qui (e un po' ovunque) viene IGNORATO non viene trattato: Il governo ELETTO DEVE ESSERE VINCOLATO AL PROGRAMMA ELETTORALE! Se non si rispetta SI VA A NUOVE ELEZIONI! È inutile decidere un sistema elettorale che assicuri la governabilitá da parte di chi poi per 4/5 anni puó fare tutto e il contrario di tutto!
mario giustivi - 12 years ago
meglio il sistema maggioritario uninominale "secco" un eletto per ogni circoscrizione, quello che vince. gli altri a casa, cosi potremo finalmente eleggere i rappresentanti del territorio. vorrei proprio vedere un nome calato dall'alto, ma non succederà mai, hanno troppa paura di questo.
Vorrei fare qualche considerazione "a briglia sciolta" in merito.
Assumendo che la legge elettorale in una repubblica democratica costituzionale abbia come scopi:
- rappresentatività ("la sovranità spetta al popolo")
- governabilità ("il Governo deve ottenere la fiducia delle due Camere"),
si potrebbe ipotizzare un sistema a doppio turno di questo tipo:
PRIMO TURNO
- un sistema proporzionale puro, senza soglia di sbarramento o con una soglia minima (es. 1% sugli aventi diritto)
- indicazione di una sola preferenza fra almeno 5 candidati per ciascuna lista (l'elettore deve poter scegliere non solo il partito ma anche la persona, all'interno del partito, che lo rappresenta meglio), con divieto di presentazione dello stesso candidato in più di 2 circoscrizioni (per evitare le scelte a posteriori fatte dai partiti invece che dagli elettori)
- determinazione delle percentuali di ciascuna lista in proporzione
- graduatoria delle preferenze all'interno di ciascuna lista
SECONDO TURNO
- presentazione delle coalizioni (che possono essere costituite anche dopo il primo turno) con indicazione del candidato presidente del consiglio
- attribuzione di un premio di maggioranza (fino al raggiungimento ad esempio del 55% dei seggi) alla coalizione che raccoglie il maggior numero di voti, distribuendo i seggi all'interno della coalizione nelle proporzioni determinate dal primo turno.
Es. indicativo alla Camera dei deputati
PRIMO TURNO
- 75% schede valide
percentuale sulle schede valide con raggiungimento della soglia dell'1%
- 25% PD
- 25% M5S
- 22% PDL
- 08%LCM
- 04% Lega
- 03% SEL
- 02% RC
- 01% UDC
-------------------
- 90% Totale
SECONDO TURNO
percentuali sulle schede valide (fingendo che non ci siano sostanziali spostamenti rispetto al primo turno)
- 32 % Coalizione Centro-sinistra (PD+SEL+altri)
- 31 % Coalizione Centro-destra (PDL+Lega+altri)
- 25 % Coalizione M5S
- 12 % Coalizione Centro (LCM+UDC+altri)
maggioranza da attribuire alla coalizione vincente = 630 * 55% = 347
attribuzione dei seggi alla coalizione vincente:
- PD 347 / 30% * 25% = 289
- SEL 347 / 30% * 3% = 34
- RC 347 / 30% * 2% = 23
eventuali seggi non attribuiti (resti) vengono assegnati al primo partito.
I seggi restanti (630 - 347 = 283) vengono ripartiti proporzionalmente fra gli altri partiti sulla base delle percentuali ottenute nel primo turno.
Sicuramente servono degli aggiustamenti, ma giusto un'idea di massima.
Penso che il doppio turno alla francese si buono . Ma le alleanze si devono fare prima ,e senza quei partitini nati per prendere soldi e poltrone . Magari le elezioni in un giorno solo tanta chi vuol votare seriamente il tempo lo trova .
Premesso che l'unica legge elettorale costituzionalmente valida è il proporzionale secco , tuttavia , per ridurre la parcellizzazione e garantire una certa governabilità sarei per il sistema alla tedesca ( proporzionale con sbarramento al 5 % ) o , in subordine , per il doppio turno alla francese con le primarie obbligatorie in cui poter scegliere candidati legati al territorio e non calati dall'alto . Qualsiasi altro pastrocchio , teso a garantire vantaggi tattici immediati , deve essere vigorosamente rigettato .
E' inutile che ora Berlusconi strepiti perchè il prossimo Presidente della Repubblica potrebbere essere una personalità di centrosinistra : chi ha regalato al PD - col Porcellum - decine e decine di deputati grandi elettori ? Chi è causa del suo mal pianga se stesso .
le primarie (obbligatorie per legge) per scegliere i candidati e poi il voto alla francese.
Penso che il doppio turno alla Francese sia il sistema migliore, permette che le eventuali alleanze si decidano PRIMA di arrivare in parlamento dato che le maggiori forze politiche si equivalgono almeno gli accordi li farebbero alla luce del sole e il cittadino puo' valutare meglio.
A partire dal 1993 la riforma della legge elettorale per l'elezione del sindaco (sistema a doppio turno simile a quello Francese) ha garantito una sostanziale stabilità sia con governi progressisti che conservatori. Se un candidato ed una coalizione ottengono il 50% + 1 dei voti hanno diritto alla maggioranza dei seggi, altrimenti si va al doppio turno e si sfidano le prime due coalizioni: sinceramente stento a capire perché un sistema del genere non è stato introdotto x le elezioni politiche...
La legge elettorale è "Tecnica Istituzionale" di cui ci sono AUTOREVOLI ESPERTI CHE POTREBBERO DARE INDICAZIONI.
Al contrario il modello elettorale dovrebbe :
a) incandidabilità (coloro che non possono essere eletti) tra cui chi condannato in I° grado
b) scelta da parte dei cittadini dei propri eletti (preferenze)
c) il candidato si può presentare SOLO NELLA CIRCORSCREZIONE DOVE RISIEDE DA ALMENO UN ANNO
d) limite per le elezioni (come per i Sindaci) solo due mandati (tra Camera e Senato)
e) limite di età per l'elezione
Fare Politica non deve essere un lavoro ma un impegno civile di ogni cittadino!
C'è un altro punto importantissimo che qui (e un po' ovunque) viene IGNORATO non viene trattato: Il governo ELETTO DEVE ESSERE VINCOLATO AL PROGRAMMA ELETTORALE! Se non si rispetta SI VA A NUOVE ELEZIONI! È inutile decidere un sistema elettorale che assicuri la governabilitá da parte di chi poi per 4/5 anni puó fare tutto e il contrario di tutto!
meglio il sistema maggioritario uninominale "secco" un eletto per ogni circoscrizione, quello che vince. gli altri a casa, cosi potremo finalmente eleggere i rappresentanti del territorio. vorrei proprio vedere un nome calato dall'alto, ma non succederà mai, hanno troppa paura di questo.